lunedì 20 giugno 2011

CHE MATERIALE SCEGLIERE IN PROTESI FISSA?

         La scelta del materiale per realizzare protesi fisse (capsule o ponti) in odontoiatria pone lo specialista di fronte a una scelta tecnica e merceologica fondamentale nella realizzazione di manufatti protesici adatti al paziente. A tal fine il professionista deve tenere in considerazione diversi fattori, che riguardano la biocompatibilità, la resistenza, l’estetica e, non ultimo, il costo. I ponti e le capsule deputati a ricostruire o sostituire i denti sono oggi realizzati prevalentemente con materiali metallici, a loro diretto contatto, rivestiti di materiali estetici in ceramica o, sempre meno che in passato, in resina. I metalli utilizzati per rivestire i nostri denti possono essere di diverso tipo: leghe nobili contenenti una percentuale variabile di oro, leghe contenenti palladio dette “palladiate”, leghe definite vili perché prive di metalli nobili.
Vi sono peraltro già oggi in commercio materiali di colori molto simili al colore naturale dei denti con cui realizzare protesi fisse dette metal free (senza metallo). Essi mantengono l’elevato grado di resistenza e biocompatibilità proprio della classica protesi metallo-ceramica: questi sono l’ossido ceramico di alluminio (allumina), il disilicato di litio e l’ossido di zirconio. Il principale vantaggio delle protesi realizzate con tecnica metal free sta nella loro estetica; la capsula non contiene metallo e la luce la attraversa, quindi, nella stessa maniera in cui attraversa il dente naturale, riproducendo le medesime caratteristiche di lucentezza e opalescenza. A seconda dei casi, con questi materiali si possono realizzare sia corone singole sia ponti in grado di riabilitare l’intera bocca con ottimi risultati estetici, in particolare senza l’inestetismo prodotto dal possibile emergere, nel tempo, dei bordini metallici.
Può la protesi fissa metal free sostituire completamente quella metallo-ceramica? Con l’introduzione dei sistemi di lavorazione CAD/CAM (computer aided design/computer aided manufacturing) l’utilizzo di questi materiali sta affermandosi sempre più, grazie alla loro lavorabilità, in studio come nel laboratorio odontotecnico. E’ difficile, tuttavia, prevedere se questi materiali manderanno definitivamnte in pensione il metallo in protesi fissa; nella pratica quotidiana ci si trova di fronte a pazienti con problemi gnatologici (di masticazione) per i quali può essere preferibile incapsulare i denti dei settori posteriori (con un impatto estetico limitato) con protesi che consentano battute masticatorie in metalli più malleabili (leghe nobili con percentuali d’oro elevate). Comunque, la protesi metallo-ceramica si è fatta onore in questi anni e ancora oggi risulta essere un‘ottima soluzione protesica, seppur esteticamente di livello inferiore nella ricostruzione o sostituzione dei denti nei settori delle arcate dentali di maggiore impatto estetico (denti anteriori).