martedì 3 maggio 2011

ABUSIVISMO IN ODONTOIATRIA: GROSSO RISCHIO PER TUTTI!

In Italia possono esercitare la professione del dentista solo i laureati in medicina e chirurgia o in odontoiatria e protesi dentaria iscritti all’albo degli odontoiatri dell’ordine professionale regionale di appartenenza.
È quindi un dentista abusivo una persona che non ha questi requisiti: o non è iscritto all’albo odontoiatrico o, addirittura, non è in possesso della laurea necessaria. 
Nel settore dentale il fenomeno dell’abuso della professione medica sembra essere un fatto inevitabile, impossibile da sconfiggere. Spesso a esercitare la professione odontoiatrica senza poterlo fare sono gli odontotecnici o gli igienisti dentali (ma non solo) che si lanciano nella pratica odontoiatrica, magari dopo aver assistito per un certo periodo di tempo uno specialista. Secondo la legge queste persone commettono reato neanche tanto veniale, ecco perché: il dentista nella sua pratica clinica compie manovre (estrazioni, anestesie, applicazione di sostanze) potenzialmente molto pericolose, soprattutto in alcuni soggetti (cardiopatici, ipertesi, diabetici) per i quali possono arrivare a rappresentare un pericolo per la vita. In un soggetto con alterata capacità di coagulazione sanguigna (persone in terapia con farmaci anticoagulanti) una semplice estrazione potrebbe causare una emorragia tale, a volte a distanza di qualche giorno dall’atto chirurgico, da mettere in difficoltà il paziente. Una capsula applicata su un dente che non articola correttamente con i suoi denti antagonisti, può causare danni all’articolazione temporo-mandibolare (della mandibola). L’uso improprio di sostanze utilizzate in endodonzia (che si mettono dentro la camera pulpare dei denti) può causare lesioni ossee a carico dei mascellari, sino ad arrivare a gravi forme di osteomieliti (gravi infezioni dell’osso).
Come ci si difende? Oggi è molto più semplice che in passato: basta passare uno sguardo attento alla parete dello studio odontoiatrico cui ci si rivolge.  Per legge, infatti, il medico deve esporre i certificati di iscrizione all’ordine degli odontoiatri. Se poi non ci si dovesse fidare dei pezzi di carta incorniciati, è sempre possibile controllare sul sito dell’ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di appartenenza, alla voce elenco iscritti.
Ma cosa alimenta questo fenomeno? Innanzitutto un semplice fatto economico: i prezzi praticati da un dentista abusivo sono solitamente molto più bassi di quelli di uno specialista qualificato. Questo perché non deve “perdere tempo” in aggiornamenti scientifici mirati al miglioramento delle terapie, non si deve preoccupare delle norme di sicurezza nel suo studio perché non risulta iscritto da nessuna parte e conseguentemente non deve pagare alcuna tassa sulla sua attività. Può utilizzare materiali scadenti e inadeguati che consentono di abbattere notevolmente i costi perché meno soggetto a controlli dalle autorità competenti. Solo il malcapitato può accusarlo di aver utilizzato materiale scadente ma solo dopo che il danno è stato fatto.
Tuttavia è bene chiarire che talvolta la responsabilità  è anche dei professionisti qualificati: alcuni colleghi, spesso molto giovani ed inesperti, “prestano” il proprio nome a copertura dell’abusivo in cambio di uno stipendio. Infatti assumendo la direzione sanitaria  di un ambulatorio odontoiatrico di proprietà di un abusivo, si assumono la responsabilità civile e penale di ciò che accade all’interno dello studio, consentendo a chi non ha diritto di esercitare illecitamente la professione. Tale pratica è molto pericolosa per tutti: per il medico prestanome perché risponde di eventuali danni e per i pazienti che non hanno mai la garanzia che le mani che lavorano nella loro bocca sono coscienziose e preparate.
Consiglio a tutti di accertarsi accuratamente delle qualifiche dell’odontoiatra a cui ci si rivolge per salvaguardare la salute della propria bocca; inoltre rivolgersi a sanitari qualificati è una attitudine alla legalità, per evitare di alimentare il fenomeno dell’abusivismo il più delle volte totalmente sconosciuto al fisco e quindi fonte di evasione fiscale.

3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  2. Mi sembra, stando alle mie personali esperienze, che la probabilità che un falso dentista combini guai sia soltanto un po' più alta rispetto ad un vero dentista. In più, anche molti dentisti ufficiali sono "poco " conosciuti dal fisco...

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  3. A prescindere dalle capacità professionali dei singoli dentisti "ufficiali" tutti però rispondono legalmente di quello che fanno mentre gli abusivi no! Per quanto riguarda l'essere conosciuti o meno al fisco prima di fare "di tutta un erba un fascio" valuterei bene il professionista; non tutti evadono allegramente, incredibilmente esiste anche gente onesta, mentre un abusivo evade e basta!

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